Vittoria, l'altra faccia del Nero d'Avola

23 febbraio 2012

Uno che di cognome si chiama Daino, il bosco deve sentirlo più degli altri. Ci ho pensato mentre Gianfranco Daino mi mostrava i suoi due ettari di vigneto ad alberello piantati negli anni scorsi sulle terre rosse del Bosco di Santo Pietro, a metà strada tra Caltagirone e Vittoria. Il progetto è ancora in fase di decollo, ma la supervisione di Salvo Foti garantisce il consueto rigore, e le prime annate dei vini in commercio annunciano un profilo molto personale.

Personalità che tuttavia viene spontaneo ricondurre in prima istanza al territorio, tanto forte è il carattere “boschivo” che questo vino rosso sprigiona:
carico nel colore, balsamico ai profumi ma senza rinunciare a un’espressività tutta di macchia (timo, rosmarino), Suber ha l’intensità dei rossi mediterranei più sanguigni e longevi. l nome richiama la quercia da sughero, storica presenza di questo bosco, benché oggi in via di estinzione; e il blend affianca al 50% di nero d’Avola quote variabili di frappato e alicante. Niente Cerasuolo, quindi, ma forse ben presto un Frappato (Gianfranco si appresta a piantarne altro mezzo ettaro).
L’azienda aderisce al consorzio dei Vigneri. (Tel. 335.5243345).
di Giampaolo Gravina

DAINO
Suber 2009 86 E
Suber 2007 89 E